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Il santuario di San Biagio

San Biagio e la sua chiesetta

La chiesetta di San Biagio, a circa quattro chilometri da Ostuni, è il santuario più antico della città ed una delle mSan Biagioigliori rappresentazioni di insediamento rupestre.

Prevalentemente in stile romanico, la Chiesa, con la sua unica navata in muratura, non presenta elementi architettonici di grande interesse.  Si affianca, sul lato destro, una grotta naturale, che comunica con la navata attraverso due archi a tutto sesto, mentre sulla parete sinistra si erge un piccolo campanile a vela.

L’interno è voltato a botte, e sulla parete di fondo è addossato l’altare dalle linee molto semplici. Quattro pilastri sorreggono il piano mensa ed al centro è posta la statua di san Biagio.

Sotto la chiesa vi è una cripta, molto probabilmente affrescata,  ma non più praticabile. Da un documento del 1148, si apprende che sulla cripta venne eretta una chiesa, e poi un convento,

Intorno alla chiesa sono scavate delle grotte, dove si possono ancora osservare affreschi bizantini in parte consunti dal tempo, in parte resi irriconoscibili dalla manomissione incosciente degli uomini. Erano il rifugio abituale dei monaci basiliani, soprattutto per coloro che sceglievano di vivere in solitudine.

Ogni città, nel lontano medioevo, eleggeva un santo Patrono, e la  città di Ostuni si gloria di venerare sin d’allora come Patrono San Biagio Vescovo e Martire.

Nato a Sebaste,  in Cappadocia, San Biagio, convertitosi al Cristianesimo, fu eletto vescovo nella sua città. Con l’invasione dei Turchi, nell’XI secolo, Biagio lasciò la Cappadocia e insieme ai monaci si stabilì sulle colline ad occidente di Ostuni, dove fissò la sia dimora.

Ogni anno il 3 febbraio, a ricordo del martirio del Santo, folle di devoti raggiungono il santuario non solo da Ostuni, ma anche dai paesi limitrofi. Qui viene celebrata la santa Messa e poi i fedeli, baciando la reliquia, invocano la protezione del Santo sulla persona, sui familiari e sulle cose.

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