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Il Centro Storico di Ostuni

Il bianco candido del centro storico di Ostuni

A2Per chi giunge dal mare Ostuni appare magica, una visione che incanta per l’ ordinata scansione delle case, modellate armonicamente su una collina prospiciente una vasta pianura di ulivi, poco distante dal mare. Una città dalla storia millenaria, nella quale ogni struttura, ogni muro, ogni pietra può raccontare un evento diverso.

La cittadina sorge sulle più avanzate propaggini delle Murge sud orientali, dell’ Appennino meridionale e conta circa 33.000 abitanti. Dista 7 chilometri dal mare e il suo litorale si sviluppa per 20 chilometri circa.

E’ detta, Città Presepe oppure Regina degli Ulivi, ma è meglio conosciuta come la Città Bianca, per il fatto che la parte antica della città è rigorosamente tinteggiata di bianco, a calce.

Il nucleo antico serpeggia lungo i fianchi scoscesi di un colle, circondato da una cinta muraria e da torrioni aragonesi. Tale nucleo è costellato di stradine tortuose e strette, di piazzette, vicoli e torri. La strada principale della Terra, Città Vecchia, è quella che partendo dalla Piazza della Libertà, raggiunge la Cattedrale; e per questo chiamata Via Cattedrale; La Cattedrale sorge sulla sommità del colle e racchiude in sé elementi romanici, gotici e veneziani, uno dei suoi elementi preziosi è il Rosone, che troneggia sulla facciata principale. Ostuni è un centro turistico molto conosciuto grazie alla pulizia delle acque, per la sua costa e per i suoi servizi offerti.

Dopo il Capoluogo, ha sempre avuto il più vasto territorio, i confini con i Comuni limitrofi sono precisi e determinati da caratteristiche naturali, da strade ordinarie e da muri a secco di divisione. L’etimologia del termine Ostuni, secondo alcuni studiosi deriverebbe dal greco “ Astu neon” (Città Nuova), con allusione ad una città più recente, ricostruita sui resti di quella antica. Antichissime, infatti, le origini del suo popolamento, le testimonianze preistoriche, risalenti al Paleolitico Superiore, culminano nel ritrovamento di Delia, lo scheletro di una donna gravida rinvenuto nella Grotta di Santa Maria di Agnano nel 1991.Il corpo della donna ritrovato è in posizione contratta ed il capo ricoperto da una cuffia costellata da piccole conchiglie, a quanto pare la giovane donna apparteneva ad un gruppo di cacciatori. Tale scoperta è stata fatta dal Prof. Donato Coppola. Il calco di tale sepoltura si trova oggi presso il Museo delle Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale, nel centro storico di Ostuni.La presenza di un abitato messapico, è confermato dai resti di una cinta muraria che definisce un ambito a pianta ellittica, ancora riconoscibile nella perimetrazione con muretti a secco e a cotto, della cosidetta zona degli orti, distribuita uniformemente alle pendici del colle.La città una delle più importanti della Terra d’Otranto, fondava la sua ricchezza sulla produzione e sul commercio dell’olio, favorito dal porto di Petrolla, ora di Villanova, istituito dai Normanni.Ostuni si adagia su tre colli ed offre panorami incantevoli ed irripetibili… quattro le porte che davano accesso alla città, due delle quali ancora visibili, sia pure modificate e ricostruite, si tratta di Porta San Demetrio orientata a est e porta Nova a ovest.Il territorio verso il mare, viene denominato Marina, è pianeggiante,dove esistono migliaia e migliaia di alberi di ulivo secolari, quello dell’ interno è ondulato e prende il nome di Selva. Molto estese sono le spiagge con stupendi arenili, profumati dal rosmarino, dal timo, dalla salsedine e dalle onde che si infrangono lungo le scogliere. Molto importante è il patrimonio trullare, solo Ostuni e Alberobello possiedono il cosiddetto, Trullo Sovrano,che insiste in contrada “ Li Sierre”. Molti gli insediamenti rupestri, le cripte basiliane, che tuttora conservano preziosi affreschi; inoltre alla periferia della città, esistono cinque santuari, meta di scrittori, poeti e pellegrini. La popolazione fino agli 50 si dedicava quasi unicamente all’ agricoltura, nel territorio si contano infatti, circa 300 masserie, considerate le fabbriche della lana, della carne e dei cereali ed ebbero un ruolo determinante nell’economia cittadina, alcune di queste divenute ora dimore di lusso dove poter soggiornare. Ostuni conosciuta anche come la Città Bianca, per via del caratteristico colore delle sue case, del centro storico, interamente tinteggiate a calce, possiamo definirla come, borgo di calce tra gli ulivi secolari, svelando così la sua anima antica, che attrae e affascina. Il centro storico di Ostuni è visitato durante l’anno da migliaia di turisti.

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