Parco archeologico di Santa Maria d’Agnano e la storia di Ostuni.

Il parco Archeologico di Santa Maria D’Agnano si trova a  circa due chilometri dalla Città Bianca, in una vasta area. Area che ha offerto numerosi reperti, il più importante, lo scheletro di Ostuni1, una donna morta di parto,24 mila anni fa, all’età 20 anni, aveva al suo interno i resti di un feto.

La Madre più antica del mondo, si può ammirare, all’ interno del Museo delle Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale, nel centro storico di Ostuni. Nell’ Ottocento, l’interno della grotta fu visitata da illustri storici dell’ arte: il Diehl, la Medea, il Gabriele e il De Giorgi, che ne descrissero i magnifici affreschi.

Nel mese di marzo, prima del culto mariano, si svolgeva un affollato pellegrinaggio, da parte di cacciatori ed agricoltori, che deponevano fiori e frutti della terra per ottenere, dalla dea pagana Cerere, l’ antica Demetra, copiosi raccolti e tenesse lontano calamità e carestie. La grotta Santuario, oggi denominata anche Grotta della maternità, ha avuto assidue attenzioni dal prof. Donato Coppola, che insieme ad una scelta équipe di ricercatori, ha svolto scavi sistematici sia all’ esterno che all’ interno dell’ area agricola, e i risultati sono stati sorprendenti, specie all’ interno, che lo stesso Coppola ha definito “ Area sacra forse già nel Paleolitico, sicura testimonianza di epoche diverse dal Neolitico all’ età dei metalli”.

E la scoperta più sensazionale è stata “ la donna del Paleolitico superiore, denominata appunto Ostuni 1”. Il corpo della donna fu adornato con bracciali e una cuffia fatta di conchiglie, il corpo fu trovato in posizione rannicchiata, in un letto di ciottoli, con la mano sinistra sotto il capo e la destra appoggiata sul ventre, come se proteggesse quel figlio mai nato.la scoperta di questa sepoltura ha interesasato gli scienzati di tutto il mondo, facendo balzare Ostuni agli onori della stampa nazionale ed internazionale, nonché meta di visitatori provenienti da ogni parte del mondo.